Ristorante Malò

Siamo nell’Alto Monferrato, tra colline che offrono affascinanti panorami sulle Alpi e molti piatti tradizionali e prodotti tipici, fra cui un fantastico salume, il “Filetto baciato”. In cucina opera con cura e competenza Cinzia mentre la sala è gestita con simpatia dal marito Enrico. Innamorati del paese e delle tradizioni locali, hanno riaperto un ristorante di lunga tradizione. I clienti sono accolti in una grande sala da pranzo con pavimento in marmo bianco e nero e grandi vetrate con vista su boschi e montagne. Alle pareti foto e documenti di famiglia testimoniano la lunga storia del locale. In bella vista tante bottiglie di vini del territorio inserite in carta con un onesto ricarico. La cucina propone interessanti antipasti come la terrina di bollito misto, la battuta a coltello con tartufo nero e il flan di verdure con la toma d’alpeggio; le paste fresche fatte in casa, come le tagliatelle e i classici plin alle tre carni, fra i secondi il bollito, il fritto misto alla piemontese e selvaggina; grande la scelta di affettati e formaggi provenienti da fornitori della zona e dessert creativi. Il menù segue il ritmo delle stagioni, dove tradizione e stagionalità vengono interpretate con inventiva dalla cuoca. Le porzioni sono generose, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Per un pasto la spesa oscilla fra i 40 e 50 euro.

La Cantina dell’Archivolto

L’Osteria dell’Archivolto aperta nel 1999 dai fratelli Papalia offre un’ottima cucina piemontese in un’atmosfera familiare. Dal 2018 è stata aperta la “Cantina” affidata a un maître e sommelier giovane, ma esperto, Orilia Luca, prima maître hotel del Miramare di Sanremo 5 stelle L, e prima ancora, second maître di Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo. La cucina in comune con l’osteria permette alla cantina di proporsi come un bistrot di classe, accompagnando il vino con autentiche leccornie. I vini ovviamente dominano la scena con oltre 1500 etichette esposte nelle sale, moderne e eleganti. Grazie al sistema “Coravin”, potete gustare calici di diverse etichette importanti senza essere obbligati all’acquisto della bottiglia intera. I piatti della carta cambiano, seguendo la stagionalità. I piattini, come tapas spagnole, sono raffinate: di carne, come mini battuta di Fassona con spuma di Roccaverano o scaloppa al foie gras con tartufo nero caramellato; di pesce, ostriche, acciughe ripiene, cocktail di gamberi croccanti o le frittelle di baccalà. Per vegetariani proposte con le verdure dell’orto. Il pane è fatto in casa, come grissini, pan brioche e focaccia ed i dolci. Il servizio è sempre perfetto. I vini in carta coprono tutte le categorie di prezzo e la politica scelta dal locale punta a mantenere prezzi ragionevoli e in corretto rapporto con la qualità.

Ristorante X Bacco

Passeggiare nel centro storico di Acqui è una bella esperienza, una sosta alla Bollente, la fonte e l’edicola, una visita alle Chiese storiche e al Castello dei Paleologi, il seminario vescovile. C’è molto da vedere e tra le vie accanto alla Bollente si trova questa osteria con una bella sala all’interno, ben arredata e accogliente, nella bella stagione si può stare nel piacevole dehors. Il menù è interamente dedicato alla cucina piemontese e acquese. Si parte con gli antipasti, da provare il misto della casa, composto dall’insalata russa, dal vitello tonnato e dai peperoni con la bagna caoda, la toma con il miele e la battuta di Fassona (15 euro). Nei primi si può scegliere tra i ravioli del plin o i tajarin al ragù di carne o ai funghi porcini, ma anche dei tortelli di zucca o dei tortelli al salmone. (dai 10 ai 15 euro). I secondi sono improntati sulla carne di Fassona, sia la tagliata che la costata (dai 18 ai 20 euro), e anche il brasato e gli arrosti, si può assaggiare un ottimo stoccafisso all’acquese e la trippa in umido (dai 10 ai 12 euro). Per finire in dolcezza, dopo aver assaggiato la robiola di Roccaverano, ci sono i dolci della casa, sempre nuovi, tutti da gustare. In stagione si possono gustare tartufi e funghi. Servizio cortese e con tempi giusti. Ottima carta dei vini con interessante scelta di etichette locali e non solo.

Ristorante Il Carrettino

In una zona strategica per raggiungere gli aeroporti di Milano, Torino e Genova e vicino a grandi centri commerciali e turistici, il ristorante si trova all’interno di una casa colonica ristrutturata con gusto. Comprende, un grande hotel con sale per meeting e congressi, e un ristorante, consigliato sia a chi cerca una comoda location per cerimonie sia per chi vuole provare una buona cucina del territorio. La struttura è circondata da grandi aree verdi, con ampio parcheggio e zone con giochi per bambini. Al “Carrettino”, menù di lavoro a partire da € 12 e ricco menù con degustazione a partire da € 30, si possono gustare piatti della tradizione piemontese, le paste ripiene, i risotti, le carni di manzo e di vitello Fassone, e specialità preparate con la carne di bufalo, magra e digeribile, come il prosciutto e i salamini, cotti alla griglia. La carne proviene da animali, nati in Italia e allevati nel rispetto della natura e con attenzione alla loro alimentazione e al loro benessere, nella fattoria Fabbrica, poco distante, gestita, come l’hotel e il ristorante, dal proprietario, dalla moglie e dai loro collaboratori. Le carni e i prodotti della fattoria si possono acquistare nello spaccio vicino all’ingresso. In stagione da non perdere la deliziosa fragola di Tortona, presidio slow food.

Trattoria Pappa & Vino

Nel cuore della città, un bel locale luminoso e accogliente con arredamento classico e di buon gusto, con cantina a vista. I piatti del giorno sono esposti sulla lavagna e presentati dal personale, sempre gentile e disponibile. In cucina dall’estate del 2017 opera una coppia di chef, Parisio Maurizio e Abrile Roberto, molto noti nel territorio. Non è cambiata la filosofia della cucina legata ai piatti della tradizione piemontese e ligure, in alcuni casi decisamente classici e in altri con piccole varianti e presentati in chiave più moderna: la cima alla genovese e il brandacujun, acciughe e stoccafisso, convivono con piatti piemontesi, carni cucinate in arrosti, roastbeef, carpacci e l’imperdibile trippa in umido. Nei primi, oltre agli immancabili ravioli e tagliolini, troviamo anche gnocchi e zuppe squisite. Tutte le materie prime sono selezionate e provenienti da coltivazioni locali; in stagione sempre presenti i tartufi e i funghi. Alla carta si spendono circa 30/35 euro per un antipasto, un primo e un secondo vino escluso. Il locale si definisce “Petite Champagnerie” e indica la forte passione per i vini spumanti prodotti con il metodo classico, e troverete delle bollicine italiane, che stanno riscuotendo molto successo, compresi i vini della cantina Cuvage, blanc e rosè poco distante e che merita sicuramente una visita.