Le Teste di Rapa

Passeggiando nel centro storico di Asti si incontra un ristorante dal nome insolito, dove un ambiente luminoso e accogliente con un arredamento in stile shabby, rende piacevole sia la pausa pranzo, che la cena con amici o in coppia. La cucina è davvero sincera e creativa e i piatti sono preparati con attenzione e serviti con garbo e gentilezza. Tutto al femminile lo staff del locale, che vanta già una buona clientela affezionata. Il menù cambia ogni mese e offre preparazioni gustose legate alla stagionalità, accontenta ogni gusto ed esigenza. Accanto a piatti tradizionali troviamo proposte creative e originali, negli antipasti (dai 9 ai 12,5 euro) ad esempio è da provare Violet, flan di cavolo viola, fonduta di brie, granella di pistacchi e pane croccante, o l’uovo a 65°con crema di taleggio, chutney di pere e cannella, noci tostate e pere disidratate. Nei primi (dai 9 ai 11,5 euro) tra gli altri ci sono i deliziosi ravioli di zucca e amaretti o la zuppa di lenticchie e calamari. Interessante la proposta del sushi piemontese, curioso intreccio di sapori che vale la pena di assaggiare. Nei secondi ogni giorno si può scegliere carne o pesce (dai 15 ai 21 euro) come il chili di carne o il salmone in crosta, sempre accompagnati dal contorno di stagione. I dolci preparati con passione dalla chef sono tutti invitanti come la Nuance, tre mousse al torrone, alla nocciola e al cioccolato con crumble di nocciola e mirtilli freschi, oppure la crema tiramisù al pistacchio, crumble di savoiardo, crema al caffè. Carta dei vini selezionata con proposte del territorio.

Antica locanda Il Duca Bianco

Il ristorante si trova all’interno di un elegante palazzina vicino al centro del paese. L’interno è luminoso, ampio, con arredi moderni, d’estate si può pranzare nel delizioso piccolo giardino o all’esterno sulla terrazza ben ombreggiata. Al piano superiore disponibili camere con splendida vista sulle colline. La cucina dello chef Vito Nolè è una garanzia di qualità per i prodotti di eccellenza che usa da sempre e per la sua bravura nel preparare piatti della tradizione piemontese con un tocco essenziale di creatività. Si inizia dagli antipasti che da soli meritano la sosta come il vitello tonnato come da ricetta originale langarola, la lingua in salsa verde e i peperoni con la bagna cauda, sformatini di verdure di stagione. I primi tutti deliziosi dai ravioli d’asino, gli gnocchi ai formaggi con il tartufo o con la fonduta, i tajarin con ragù di cinghiale e i tipici agnolotti del plin. Assolutamente imperdibile il favoloso brasato al barolo. Ottimi dolci come il bunet della nonna e il tortino di nocciole. L’accoglienza è garantita dal personale gentile e sorridente. Ottimo rapporto qualità prezzo, menù degustazione completo a 30 euro. In cantina interessanti etichette delle colline circostanti, dove dominano il Barbera e il Moscato, ed anche un gradevole Gamba di Pernice, raro vitigno a bacca rossa che ha ottenuto dal 2011 la Doc con il nome di Calosso.

Il Bagatto

Nella piazza del “tamburello” si affaccia il ristorante “Il Bagatto” inserito all’interno di una splendida struttura con i muri a vista, con un’ampia sala accogliente con il camino. Una cucina che si tramanda da generazioni e che da sempre propone piatti genuini della tradizione. Negli antipasti non può mancare il vitello tonnato, i peperoni in bagna cauda, il pollo in carpione, gli affettati monferrini e la toma piemontese. Nei primi, rigorosamente fatti in casa, troviamo gli agnolotti e le tagliatelle, a seguire il bollito misto, il filettino di maialino, la selvaggina e, prenotando in tempo, il fritto misto alla piemontese. Per finire i dolci della casa come i bonet, i gelati artigianali, le bavaresi. Siamo nella terra dei tartufi e qui si possono gustare nei modi migliori. Proposti due menù degustazione, il primo a 35 euro con gli antipasti misti, l’assaggio di due primi, un secondo a scelta con contorno, dolci misti e caffè, il secondo a 20 euro, anche vegetariano, con un primo e un secondo a scelta tra quelli del giorno, dolce e un caffè. Ampia scelta di vini del territorio, e se la bottiglia non è finita la si può portare a casa.