Dessì Restaurant

Alessandro il giovane e talentuoso chef ha dato il suo nome al locale aperto nel 2022 nel centro della movida della città, la vecchia darsena. Alessandro, dopo diverse esperienze nel settore, si è lanciato in questa avventura con Fernanda e sua figlia, che gestiscono la sala con attenzione e cortesia verso i clienti. La sala interna è piccola, l’ambiente elegante e raffinato, e nelle giornate di sole si può mangiare nel dehors con vista sul porticciolo in un’atmosfera rilassante che sa di vacanza. Il menù è ovviamente influenzato dal pescato locale, sempre freschissimo e proposto in modo creativo ed accattivante e dalle verdure di stagione. Fra gli antipasti ad esempio i tocchetti di Polpo sull’insalatina o vellutata di sedano rapa, aglio nero, frutto della passione, nocciola e topinambur croccante (dai 14 ai 17 €). Fra i primi ravioli al carbone vegetale con ripieno di gorgonzola, gnocchetto di patate con calamaretto, cavolfiore, pancetta affumicata e mandorle, (dai 15 ai 22 €). Fra i secondi (dai 17 ai 24 €) classici come il fritto misto e di calamari, croccante e leggero, la buridda di seppie con patate, o il carré di Agnello alle erbe liguri. Da provare la deliziosa tagliata di Tonno. Ottimi anche i dolci preparati dallo chef, così come la piccola pasticceria. Buona carta dei vini, con attenzione alle etichette del territorio, e molte bollicine non solo italiane.

Palazzo Salsole

Nel centro di un paese famoso per gli amaretti e i funghi, all’interno di un palazzo storico, un ristorante, una cantina, e una caffetteria, che oltre ad offrire deliziosi piatti e ottimi vini è anche un piacevole punto di ritrovo per turisti e residenti. Il ristorante propone una cucina ligure-piemontese, siamo in zona di confine fra le due regioni. Tra gli antipasti (da 8 a 9 €): vitello tonnato e panissa, tipica ricetta ligure di farina di ceci fritta, peperoni con la bagna Cauda e lo sformatino di zucca su crema di parmigiano. Primi (da 12 a 14 €), rigorosamente fatti in casa con la farina del mulino del paese: ravioli di baccalà e i ravioli lunghi (non ripieni) col tocco, tipici genovesi conditi con il sugo di carne; zimino di ceci. Tra i secondi (da 11 a 13 €): la specialità della casa è la sbira, cioè la zuppa di trippe, l’insalatina tiepida di stoccafisso su purea di patate e lo spezzatino di manzo con le castagne e la polenta Non si può ovviamente rinunciare al dolce, come il bonet, budino di cioccolato e amaretti, e le pere cotte nel vino con i biscotti, oppure la torta Salsole, con la crema di amaretti di Sassello e la marmellata di albicocche (tutti 5 euro). La carta dei vini offre prima di tutto i vini del savonese, della zona di Acqui, e del ponente ligure, ma sono presenti anche vini più caratteristici di altre Regioni. Una piacevole sosta in un paesaggio magnifico che vale la pena di conoscere.

Ristorante Msè Tutta

Una cucina genuina e un’accoglienza per un locale che deriva il nome da Msè, nonno in piemontese, e Tutta, che era il soprannome del bisnonno del titolare Sandro Nari, che ora gestisce l’osteria con la moglie Maria Grazia e il figlio Eugenio. Intrecciando le tradizioni del confine ligure e piemontese, crea una interessante proposta gastronomica. L’ambiente semplice e senza fronzoli offre la sensazione di entrare in casa di vecchi amici con l’atmosfera ancora più calda per l’arredamento in legno e i soffitti a volta. Il menù degustazione a 40€ prevede gli antipasti della tradizione come l’insalata russa, la torta di Calizzano di riso e zucca e la tartrà allo zafferano e spinaci, per poi proseguire con quaglia, nocciole e crema di patate, il carpaccio di baccalà con carciofi e aiolì, la passatina di ravacò (il cavolo navone tipico della zona) con il pane e i porcini, i raviolini alla maggiorana, la pancia di maialino glassata con il miele, per concludersi con due dolci della casa, la cioccolata con la ricotta, caffè, castagne e maracuja e i gobeletti (dolcetti di pasta frolla ripieni) al chinotto. Un affascinante percorso di gusto nella cucina dell’entroterra ligure-piemontese, che richiama i sapori di un tempo con i prodotti del territorio. Buona la scelta di vini locali, serviti anche in caraffa.

Osteria La Pescheria degli Artisti

Locale accogliente, interni eleganti e cucina a vista. Dehors affacciato sulla famosa Passeggiata degli Artisti di Albissola Marina. Lo chef Mauro rappresenta un sicuro riferimento per chi cerca piatti senza artifici e basati, quando il tempo e stagione lo permettono, su pescato locale e ortaggi a km zero. Non solo cucina, ma anche arte: un piacere per lo sguardo e non solo la gola grazie a quadri, mostre e iniziative culturali sempre di casa. L’accoglienza è gentile e sorridente. La presenza del banco del pesce al centro della sala chiarisce la filosofia del locale. La freschezza del misto di crudo ne spiega il grande successo: dalle ostriche alle tartare; dal carpaccio al crudo con tonno, gamberi rossi, spada e salmone abbinati a frutta e misticanza. Prezzi corretti in rapporto alla qualità: dai 16 ai 18 ai 39 € della formula “Crudo No Limits”. In carta anche antipasti tradizionali come Brandacujun, Acciughe fritte o ripiene accanto a proposte originali come il Polpo spadellato o le Capesante scottate su crema di basilico. Costo dai 12 ai 20 €. Le paste fresche e ripiene sono fatte a mano utilizzando le farine del mulino di Sassello: ravioli, tagliolini, gnocchi e risotti. Costo dai 14 ai 18 €. Secondi con tagliate, grigliate e pesci saltati in padella. Costo dai 16 ai 20 €. Cantina con pregiati vini del territorio insieme a bollicine e importanti etichette di altre regioni.

Hosteria del viale sala

Hostaria del Viale

Locale ideale per gustare gli autentici sapori del mare, vicino al centro storico e stazione. Sale eleganti e accoglienti, cucina completamente a vista ed un ampio dehors. Lo chef, Federico Scardina, con esperienze in Italia e all’estero, propone piatti di pesce fresco con verdure locali. Presenti anche i fiori non come abbellimento, ma per dare più gusto e sapore al piatto. Pane e focacce sono di produzione propria come le paste fresche, che sono un punto di forza del locale. Due i menù degustazione proposti: a 39 € con 5 piatti ed uno a 49 €, con 7 piatti. Deliziose le acciughe ripiene accompagnate da gel al limone bio e la rielaborazione dello zimino con seppie locali, crema di bietole dell’orto, presciunsêau e panissa fritta. Sempre presente il brandacujun con patate di Castelbianco. In stagione fiori di zucca ripieni di prescinsêua, in tempura su crema di cuor di bue e pepe Sichuan. Fra le paste da provare i Ravioli ripieni di pesce abbinato ad un delicato sugo con il cuore di bue ed i pansoti di magro. Fra i secondi pescato del giorno alla griglia, al forno o in frittura. Anche i dessert e la mini pasticceria offerta a fine pasto con il caffè sono preparati nel laboratorio direttamente e personalmente dallo chef. I prezzi: antipasti e primi piatti mediamente intorno ai 15 euro, i secondi da 17 a 25 euro. Carta dei vini con ampia scelta di etichette locali.

Pignatta Rossa Artrattoria

Passeggiando per Albissola Marina l’Arte la si respira in ogni angolo, dal Lungomare degli Artisti alle gallerie degli scultori e dei pittori che troviamo in ogni via. In un carruggio poco distante dal mare e dall’Aurelia si trova questo locale piccolo, ma incantevole. Sulle pareti quadri e sculture di artisti locali, come Giacomo, marito di Tiziana, la chef dell’Artrattoria, che ha disegnato i tavoli, dedicandoli a grandi pittori. Una gestione tutta al femminile sia in sala che in cucina, che accoglie i clienti con un sorriso e li conquista con i piatti squisiti e originali di Tiziana. Il menù cambia ogni mese perchè è ispirato ai prodotti di stagione e dal pescato locale, sempre fresco. Nel periodo autunnale si inizia con il tonno tataki con crema di biete e miele, o la polpa di zucca e mandorle o i totanetti scottati con le verdure di stagione (da assaggiare). Nei primi da gustare la squisita carbonara di pesce, la specialità di Tiziana, oppure i ravioloni al salmone profumati all’arancia con ricotta salata. Si prosegue con le polpettine di baccalà con le zucchine o la zuppetta di scorfano. Sempre presenti i piatti di carne come il roast-beef di cervo e la rollata di coniglio con nocciole e polenta taragna. Ottima scelta anche nei dolci della casa. Curata la carta dei vini con interessanti proposte.

Da Gin

Siamo in Val Pennavaire, un’oasi di verde e tranquillità, che induce a una cucina basata su prodotti a KM 0, con gli ortaggi coltivati nell’orto di famiglia e le erbe raccolte nelle vicine campagne. Il menù è rigorosamente stagionale ed accompagnato da un olio ricavato con fatica dalle ripide terrazze che separano il ristorante dalla frazione Colletta, inserita con merito tra i Borghi più belli d’Italia. La chef porta il nome di un fiore, Rosa, ed è simpatica e competente. Dopo aver inserito piatti vegetariani e vegani nella cucina tradizionale dell’entroterra, si è ora lanciata con originalità nella cucina con i fiori. Non stiamo parlando di chi mette dei petali sui piatti come ornamento della preparazione, ma di chi usa i fiori come ingrediente del piatto esaltandone sapore e profumo. Rosa conosce i giusti tempi di lavorazione, la quantità corretta di prodotto da utilizzare e gli opportuni abbinamenti. Potete scegliere piatti alla carta o il menù degustazione, che varia spesso in funzione della stagione e della disponibilità dei prodotti. Inoltre spesso organizza interessanti serate a tema, con piatti raffinati e leggeri. Eccovi qualche suggestione: l’Asparago violetto con maionese vegana di viole; gnocchi di patate abbinati ad un pesto di nasturzio; zucchine ripiene con calendula e geranio. In sala opera il marito Marino, che cura la cantina,con le migliori selezioni della produzione ligure.Dispone anche dotato di 8 camere eleganti e un giardino.

Osteria La Briga

Pur trovandosi nel comune di Finale Ligure l’Osteria La Briga è immersa nel verde dell’altopiano delle Manie, un’atmosfera agreste dove in estate si può godere del fresco, lontano dalle spiagge e dai rumori della costa. All’esterno i tavoli e le panche in legno, sotto agli alberi, tra gli oggetti in ferro battuto e paglia, illuminati dalle piccole luci, rendono l’ambiente estremamente piacevole, e rilassante. Il menù propone piatti tipici semplici e genuini, con ingredienti di ottima qualità, orientato soprattutto sulla carne, ma con proposte anche di verdure. Nell’antipasto misto troviamo il classico vitello tonnato, le torte di verdure, l’insalata russa, ecc. (14 euro). Le paste fatte in casa sono tutte da assaggiare, come i gnocchi al pesto, i ravioli agli aromi o con il ragù di coniglio (dai 9 ai 12 euro), squisite anche le zuppe e il minestrone alla ligure (8 euro).Nei secondi predomina la grigliata con vari tipi di carne (il coniglio, il galletto, l’agnello, ecc) dai 17 ai 21 euro, accompagnata dalle verdure arrostite. Ottimi i dolci fatti in casa. Buona scelta di vini, soprattutto del territorio, e ampia scelta di birre artigianali. Sosta ideale anche per merende e aperitivi, e per pranzi veloci. In stagione si gustano tartufi e funghi. Personale giovane e competente, sia in cucina che in sala, rendono confortevole la sosta, con simpatia e gentilezza.

Vino e Farinata

Locale storico nel centro della città, dove gustare una farinata davvero speciale: quella di grano o bianca, com’è chiamata da queste parti. Preparata nei “testi” di rame stagnato, nel forno a legna, si mangia solo a Savona e in altri pochi locali ad Albissola, a pochi chilometri, introvabile in qualunque altro luogo della Riviera di ponente e di levante. La farinata bianca si gusta rigorosamente con la formaggetta (formaggio fresco di capra) e le olive nostrane nere. Servita anche quella di ceci, preparata con molti ingredienti, oltre alle olive, anche con la gorgonzola, il rosmarino, i gianchetti, le cipolline. In Via Pia si possono gustare i primi come le zuppe di legumi o di pesce (4 o 8 euro), i ravioli di borragine (8 euro) e i gnocchi al pesto (7 euro), tra i secondi le tipiche acciughe ripiene (8 euro), le insalate di mare (9 euro), e i frisceu di orata (7 euro). Non solo pesce ma anche piatti dell’entroterra ligure come le verdure ripiene, la torte di erbette, carciofi, e prescinseua (cagliata) di tradizione genovese (8 euro), e pietanze a base di carne. Per finire dolci della casa, come il budino al cioccolato (ricetta della nonna) e le pere cotte al forno (tutti a 4 euro). Prezzi contenuti e atmosfera rilassata da vera trattoria, ne fanno un luogo molto frequentato dai savonesi e dai turisti che vogliono assaggiare le specialità del posto, ben cucinate e genuine.

I Matetti

Nella rinomata e famosa Alassio si trova ancora la cucina ligure tradizionale, la vera trattoria alla buona, con menù scritto in dialetto, a mano su un quaderno con le righe come quelli usati un tempo a scuola; l’ambiente informale, alle pareti fotografie degli anni 70’, in bianco e nero, dei bambini, in dialetto “i matetti,” in grembiule nero e con il fiocco, a scuola, in posa sui banchi o per la foto di gruppo. All’ingresso la grande lavagna con i piatti del giorno. Le proposte sono quelle della tradizione ligure, gustose e abbondanti, peccato dover scegliere, varrebbe la pena di assaggiare tutto. I proprietari sono sempre allegri e simpatici, a volte fanno i burberi, ma è uno scherzo e vi sorprenderanno. Si comincia con l’antipasto misto, sempre il top, con le acciughe fritte, l’insalata di mare, l’involtino di cavolo, la focaccia di Recco. Nei primi, tutti da assaggiare, i ravioli e i pansotti, le tagliatelle con la bottarga, con i gamberi, le “gasse”, pasta fresca tipo farfalle, con il pesto e le patate. Nei secondi sempre presenti il fritto misto, il coniglio, il polpo o le seppie accomodate, il baccalà. I dolci classici fatti in casa come il bunet, tiramisù, e i gelati. Offerte a tutti, per finire in bellezza, le deliziose frittelle di mele. Piccola cantina con Vermentino e Pigato a prezzi ragionevoli. Ottimo rapporto qualità-prezzo, un pasto intorno a € 25 e consigliata la prenotazione.